Il presidente dell'Istituto
Ricerche Fotometriche (IRF) e vice-direttore dell'Osservatorio
Astronomico di Capannori (OAC) dott. Matteo M.M.Santangelo comunica
che il giorno 21 dicembre è previsa una grande congiunzione tra i
pianeti Giove e Saturno.
In astronomia, con la parola
"congiunzione" si intende il passaggio alla minima distanza
angolare apparente in cielo tra due o più corpi celesti di cui
almeno uno sia mobile. Il fatto che in questo caso Giove e Saturno
siano apparentemente vicinissimi in cielo non vuol dire che lo siano
anche nella realtà; infatti questa vicinanza è solo angolare, ma
nella realtà Saturno si trova molto più lontano, per così dire
"dietro" Giove. Di solito le congiunzioni Giove-Saturno
avvengono ogni 20 anni, ma quelle così strette come l'attuale sono
più rare. Diverse fonti riportano che le ultime grandi congiunzioni
Giove-Saturno di questa portata siano state quelle del 1226 e del
1623. Il dott. Matteo Santangelo, mediante simulazioni al
calcolatore, ha trovato che la prossima grande congiunzione
Giove-Saturno così stretta come quella del 21 dicembre 2020 è
prevista il 15 marzo 2080, che per ovvi motivi è assai improbabile
che verrà vista da chi oggi ha più di 20 o 30 anni. Giove e
Saturno, che si stanno avvicinando angolarmente in cielo già da
settimane, erano già vicinissimi il 18 dicembre; infatti una
congiunzione è il culmine di un lento processo di avvicinamento
angolare dei corpi in questione. Pertanto anche se il 21 dicembre ci
fosse meteo avverso non è da disperarsi in quanto i due oggetti sono
già assai vicini in cielo da giorni e lo resteranno ancora per
svariati giorni. Il 21 dicembre la minima distanza angolare tra
questi due corpi sarà di soli 6 primi d'arco, che equivale a un
quinto del diametro angolare apparente della Luna. Giove e Saturno, a
parte la Luna, sono i due oggetti più luminosi visibili in cielo
dopo il tramonto del Sole; essi si trovano nella costellazione del
Capricorno che è visibile in cielo tra le ore 18 e le 19
sull'orizzonte a sud-ovest. Pertanto essi sono visibili solo per un
breve intervallo temporale proprio all'inizio della sera. L'immagine
qui mostrata, ottenuta nei dintorni di Marlia dal direttore dell'OAC
ing. Eddi Lorenzi, ritrae Giove, Saturno e la Luna così come
apparivano nella prima serata del 18 dicembre 2020.
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